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Come fare la vera Pastiera Napoletana!

Storia e origini della Pastiera

La Pastiera Napoletana è un dolce tradizionale della città di Napoli ed è particolarmente associata alla celebrazione della Pasqua. Si tratta di una torta ricca e complessa, con un ripieno aromatico a base di grano cotto, ricotta fresca, uova, zucchero e aroma di fiori d'arancio. La superficie è spesso decorata con sette strisce di pasta frolla incrociate.

Le origini della Pastiera Napoletana risalgono a tempi antichi e si intrecciano con diverse leggende e tradizioni. Una delle storie più diffuse è legata alla sirena Partenope, che, secondo la leggenda, portò il grano in dono alla città di Napoli. Il grano, un ingrediente fondamentale della pastiera, rappresenta la fertilità e la rinascita, temi strettamente associati alla Pasqua.
Altre leggende attribuiscono l'origine della pastiera a una leggenda pagana legata alla dea della fertilità Cerere, il cui culto era diffuso nell'antica Campania. Durante le celebrazioni per la primavera, il grano veniva offerto a Cerere come segno di ringraziamento per i raccolti abbondanti.

La ricetta della pastiera napoletana è stata tramandata di generazione in generazione e continua ad essere una parte importante della cultura culinaria di Napoli e della regione circostante. Ogni famiglia può avere la propria variante della ricetta con piccole differenze nei dettagli ma l'essenza del dolce rimane la stessa: un'esplosione di sapori e profumi che evocano la tradizione e la festa.

Napoli e la Pastiera

La Pastiera Napoletana, gioiello culinario della Pasqua partenopea, è molto più di un semplice dolce. È un'opera d'arte pasticcera che porta con sé secoli di storia e tradizione. Oltre questo ciò che rende questa delizia ancora più speciale è la sua capacità di adattarsi alle preferenze e alle tradizioni di ogni singola famiglia napoletana.
In ogni angolo di Napoli, dalle strade trafficate del centro storico alle tranquille strade dei quartieri periferici, la pastiera è preparata con amore e cura ma con variazioni uniche che rispecchiano le tradizioni familiari tramandate di generazione in generazione.
Per alcune famiglie, la ricetta della pastiera è un segreto gelosamente custodito, tramandato di madre in figlia, di nonna in nipote. Queste ricette possono includere ingredienti speciali o metodi di preparazione particolari che danno alla pastiera quel tocco distintivo che la rende unica e identitaria per quella famiglia.
Altre famiglie possono scegliere di seguire fedelmente le ricette dei loro antenati, rispettando ogni dettaglio e ogni passaggio con una precisione che riflette un profondo rispetto per le radici e la storia della loro cultura culinaria.
Poi ci sono quelle che invece abbracciano l'innovazione e l'esplorazione culinaria, introducendo nuovi ingredienti o reinterpretando vecchie ricette in modo creativo senza però tradirne lo spirito originale.

Non importa però quale sia l'interpretazione, c'è una costante che lega tutte le versioni della Pastiera napoletana: l'amore e l'orgoglio per la propria eredità culinaria. Per le famiglie napoletane, la pastiera non è solo un dolce da gustare durante le festività pasquali, ma è un legame con il passato, un modo per onorare le proprie radici e celebrare l'unità e l'amore familiare.
In un mondo in continua evoluzione, dove le tradizioni sembrano sbiadire, la Pastiera Napoletana rimane un faro di speranza e continuità, un simbolo tangibile di quanto il passato possa ancora vivere e prosperare nel presente. In ogni fetta di Pastiera si può assaporare non solo il gusto delizioso di un dolce antico ma anche la storia e la cultura di un popolo che continua a celebrare le proprie radici con orgoglio e passione.


L'Antica e originale Ricetta della Pastiera Napoletana

Ingredienti Pasta Frolla 10 Persone

  • 5 Uova
  • 500 gr. farina
  • 200 gr. zucchero
  • 1/2 limone
  • 200 gr. di burro o strutto (preferibilmente)
  • Bustina Vaniglia

Ingredienti Ripieno per circa 10 Persone

  • 700 gr. di ricotta di pecora
  • 500 gr. di grano cotto (si trova in scatola nei supermercati)
  • 600 gr. di zucchero
  • 1 limone
  • 80 gr. di cedro candito - 50 gr. di arancia candita - 50 gr. di zucca candita (si chiama"cucuzzata")
  • 100 gr. di latte
  • 30 gr. di burro o strutto (preferibilmente)
  • 5 uova intere + 2 tuorli
  • una bustina di vaniglia
  • un cucchiaio di acqua di fiori d'arancio
  • pizzico di cannella (facoltativo)

Preparazione della Pasta Frolla

Su un tavolo disporre la farina e lo zucchero a fontana con al centro il burro (o strutto) ammorbidito, i tuorli d'uovo e la buccia grattugiata di mezzo limone.


pasta frolla Con una forchetta sbattere le uova al centro della fontana incorporando poco alla volta la farina burro e zucchero.

pasta frolla Quando gli ingredienti saranno amalgamati lavorare la pasta rapidamente senza impastarla, soltanto pressandola fino a quando il colore sarà diventato uniforme.

pasta frolla La pasta frolla non va lavorata troppo per non farle perdere la friabilità.

pasta frolla Far riposare almeno 30 minuti l'impasto coperto da una pellicola da cucina o un tovagliolo bagnato e strizzato.


Preparazione della Pastiera

Versate in una casseruola il grano cotto, il latte, il burro e la scorza grattugiata di 1 limone; lasciate cuocere per 10 minuti mescolando spesso finchè diventi quasi una crema.

Grano Ripieno

Frullate a parte la ricotta, lo zucchero, 5 uova intere più 2 tuorli, una bustina di vaniglia, un cucchiaio di acqua di fiori d'arancio, e un pizzico di cannella (facoltativo).

Ripieno Ricotta e Zucchero


Lavorare il tutto fino a rendere l'impasto molto sottile. Aggiungere una grattata di buccia di un limone e i canditi tagliati a dadi. Amalgamare il tutto con il grano.

Canditi

Prendete la pasta frolla scongelata, o quella fatta da voi e distendete l'impasto allo spessore di circa 1/2 cm con il mattarello e rivestite la teglia (c.a. 28 cm. di diametro) precedentemente imburrata, ritagliate la parte eccedente, ristendetela e ricavatene delle strisce (tradizionalmente 7).

Sfoglia Frolla     Frolla nella Teglia

Versate il composto di ricotta nella teglia, livellatelo, ripiegate verso l'interno i bordi della pasta e decorate con strisce formando una grata che pennellerete con un tuorlo sbattuto.

Pastiera cruda

Infornate a 180 gradi per un'ora e mezzo finch'è la pastiera non avrà preso un colore ambrato; lasciate raffreddare e, prima di servire, spolverizzate con zucchero a velo.

Frittata di Pasta

La pastiera è ancora più buona se mangiata qualche giorno dopo. Per questo motivo nella tradizione napoletana in genere si prepara già il venerdì santo o anche il giovedì , così da essere buonissima per Pasqua, con tutti i sapori ben amalgamati.

Può essere ancora conservata altri giorni (anche 5) rigorosamente fuori dal frigorifero, coperta da un panno bianco di lino (non dalla pellicola), successivamente può essere conservata in frigo per altri giorni. Buon Appetito!


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